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La linea sottile fra la discrezionalità nelle scelte imprenditoriali e i doveri fiduciari degli amministratori

"Il buon funzionamento dell’impresa deriva dal bilanciamento tra la discrezionalità concessa al management e il controllo dell’operato degli amministratori da parte degli azionisti.”
Questo l’incipit di un articolo scritto dalla nostra collega Gabriella Opromolla per Norme e Tributi Plus, rubrica del Sole24ore.

Nell’ambito della corporate governance, si evidenziano i caratteri salienti del delicato rapporto tra amministratori e azionisti e il necessario equilibrio da preservare tra competenze e predisposizione al rischio dei primi e massimizzazione degli interessi e della ricchezza dei secondi.

L’analisi del bilanciamento viene svolta attraverso un quadro sintetico della giurisprudenza, dalle corti del Delaware (USA) fino ai tribunali italiani (da ultimo il Tribunale di Roma con la recente ordinanza dell’8 aprile 2020), delineando il principio della cd. buxiness judgment rule applicato nelle controversie relative all’azione di responsabilità degli amministratori, anche alla luce del nuovo art. 2086 c.c. come riformato dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza.

La linea sottile fra la discrezionalità nelle scelte imprenditoriali e i doveri fiduciari degli amministratori