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Rifiuti, sviluppo sostenibile ed economia circolare

Il riciclo, il riutilizzo e la riduzione dei rifiuti rappresentano un’enorme opportunità di crescita economica sostenibile. Una corretta gestione dei rifiuti, oltre a contenere gli effetti negativi dell’attività umana sull'ambiente aumenta la disponibilità di nuove risorse ricavate da materiali riciclati: un circolo virtuoso i cui vantaggi non si limitano al risparmio e al recupero di risorse ma si traducono in un concreto sviluppo economico ed occupazionale.

Rifiuti, sviluppo sostenibile ed economia circolare

A livello nazionale, già nel 2019, il legislatore italiano ha introdotto alcune importanti misure di sostengo all’economia circolare: contributi a fondo perduto per i green corner, i programmi sperimentali delle macchinette “mangia-plastica”, e credito d’imposta e altri contributi, campagne di sensibilizzazione e formazione per i cittadini…

La responsabilizzazione dei produttori è anche di fondamentale importanza: infatti fino all'80% dell'impatto ambientale dei prodotti è determinato nella fase di progettazione in quanto si basa su un modello lineare di “take-make-use-dispose”. Per realizzare una gestione sostenibile dei rifiuti occorre incrementare la capacità dei produttori di investire in innovazione e tecnologia con maggiore valorizzazione e minore consumo delle risorse.

A livello europeo, nel 2008 è stata emanata la Direttiva Quadro sui Rifiuti 2008/98/EC che ha previsto, inter alia, un quadro giuridico per un trattamento armonizzato dei rifiuti nell'Unione Europea. A marzo 2020 è stato pubblicato il nuovo Piano d’Azione della Commissione Europea per l’Economia Circolare, che rientra nell’European Green Deal, e che prevede una lista di obiettivi che i paesi membri si impegneranno a realizzare nel prossimo decennio.

Per saperne di più e leggere articolo redatto dai nostri colleghi Amine Moughanime e Gabriele Falzarano, cliccate sul .pdf in alto a sinistra